CAVALLETTI PER DIPINGERE: QUANTI TIPI ESISTONO?
Il cavalletto da pittore e le sue varie forme, supporto e design: tutte le tipologie presenti sul mercato
FineArtsMart annovera tra i suoi prodotti una lunga lista di cavalletti, oggetti che spesso vanno ben oltre la loro semplice funzione di "sostegno" per le tele; essi ricoprono di sovente il ruolo di veri e propri oggetti di design o arredamento e sono scelti sempre più frequentemente non solo da pittori e artisti ma anche da fotografi che li utilizzano come supporto per l'esposizione dei propri scatti. FineArtsMart garantisce in questo campo un altissimo grado di scelta per i propri clienti, date un occhiata al sito per farvi un'idea: http://www.fineartsmart.com/24-cavalletti-per-pittura
Tornando alle informazioni tecniche, come dicevamo, di cavalletti in commercio ne esistono davvero di ogni sorta e fattezza e oggi il FamBlog vuole accompagnarvi nell'esplorazione e nell'illustrazione di tali modelli. Quante volte vi sarà capitato di pensare alle campagne parigine, a pittori con basco in testa e camice addosso mentre dipingono il mare seduti sulla diga o semplicemente a quadri famosi esposti nelle gallerie moderne nel centro di New York; ecco, per ognuna di queste occasioni c'era di mezzo un cavalletto ma mica sempre lo stesso! Forme diverse per utilizzi diversi e il FamBlog vi aiuterà a fare chiarezza in materia.
Legno di faggio, il materiale migliore e la sua lavorazione:
Il materiale più utilizzato è il legno, in particolare quello di faggio o quello di olmo. Il primo (Fagus Sylvatica L.) è sicuramente il più indicato per la fabbricazione dei cavalletti in quanto le sue caratteristiche principali sono compattezza, omogeneità, durezza, elasticità, alta resistenza a stress di compressione, colpo e curvatura. I cavalletti sono strumenti naturali, è giusto ricordarlo, ed è per questo motivo che questo meraviglioso legno è di sicuro il migliore alleato per questo tipo di oggetto.
Il materiale più utilizzato è il legno, in particolare quello di faggio o quello di olmo. Il primo (Fagus Sylvatica L.) è sicuramente il più indicato per la fabbricazione dei cavalletti in quanto le sue caratteristiche principali sono compattezza, omogeneità, durezza, elasticità, alta resistenza a stress di compressione, colpo e curvatura. I cavalletti sono strumenti naturali, è giusto ricordarlo, ed è per questo motivo che questo meraviglioso legno è di sicuro il migliore alleato per questo tipo di oggetto.
La nascita di un vero cavalletto, prodotto secondo tutti i crismi dettati dalla tradizione artigianale, segue generalmente questo processo: una volta selezionato il tipo di legno da utilizzare, devono essere effettuate opportune verifiche da parte di specialisti per attestare che le caratteristiche di compattezza omogenea richieste da questo prodotto siano insite nei tronchi selezionati che devono essere eretti e senza nodosità o difetti. Essi vengono poi sezionati in tavole di 5, 4, 3 o 2 cm in base alle lavorazioni a cui saranno destinati. Le tavole dovranno essere poi accatastate e stagionate per circa due anni in maniera naturale, al fine di raggiungere la durezza necessaria senza, possibilmente, alcuna accelerazione chimica. Una volta pronto, il legno potrà poi essere lavorato attraverso vari processi di produzione a seconda della forma che dovrà raggiungere con l'aggiunta di caratteristiche speciali quali cerniere, pomelli, finiture a olio o in vernice, ruote, meccanismi o cassetti.
Per quanto riguarda la manutenzione dei cavalletti in legno essi vanno trattati periodicamente con olio di lino, da applicare quando serve con l'aiuto di un panno umido. L'olio di lino garantisce il mantenimento del grado di durezza e solidità necessario e ne mantiene immutata la bellezza naturale.
Le categorie d'uso principali:
Come dicevamo, di cavalletti in commercio ne esistono di molteplici fattezze a seconda del loro utilizzo e prima di acquistarne uno è bene chiedersi perciò dove si andrà a dipingere. Possiamo raggruppare questi sostegni in cinque macrocategorie principali che sono:
Ogni categoria ha un proprio formato e un proprio utilizzo ma ciò non toglie che ogni artista possa farne l'uso che più crede consono; i cavalletti a lira, ad esempio, sono i più indicati per l'esposizione ma nulla vieta di mettere in mostra le proprie opere su di un cavalletto da campagna. Andiamo per ordine a descrivere nel dettaglio le varie tipologie esistenti.
I cavalletti da studio:
Se il luogo stabilito per creare i propri dipinti è l'interno di una stanza di casa o il proprio studio o atelier, il cavalletto più consono è sicuramente quello da studio; si tratta di un cavalletto da terra, stabile e solido, creato per rimanere generalmente nello stesso luogo. Può essere dotato o meno di ruote, ciò che generalmente possiede, però, sono una serie di cassetti e mensole dove l'artista può poggiare colori, pennelli e altri materiali avendoli comodamente a portata di mano durante la realizzazione.
Cavalletto da studio |
Questi cavalletti hanno generalmente le dimensioni maggiori data la loro funzione abbastanza stabile e possono essere regolabili per quanto riguarda la loro inclinazione sia anteriore che posteriore diventando anche veri e propri tavoli per disegno. I veri cavalletti costruiti come si deve sono comunque tutti dotati di un sistema a cremagliera che permette di alzare o abbassare la mensola inferiore.
I cavalletti da tavolo:
Gli artisti che hanno deciso di creare all'interno della propria abitazione o del proprio atelier possono ripiegare anche su un altro tipo di cavalletto creato per essere mantenuto in una posizione stabile, ovvero il cavalletto da tavolo. Se il classico cavalletto da studio si appoggia a terra e si regola in altezza, in questo caso il supporto si colloca su un tavolo o un ripiano; i cavalletti da tavolo possono avere in realtà forme differenti e sono un po' la trasposizione in miniatura degli altri tipi. Possiamo trovare così cavalletti da tavolo adatti al lavoro, in pratica versioni ridotte dei cavalletti da studio, nella forma classica o a leggio, oppure cavalletti da tavolo adatti all'esposizione che hanno quindi la classica forma a lira dei loro "fratelli maggiori" (i cavalletti a lira, appunto, versione da terra) che vedremo fra poco.
Cavalletto da tavolo "a leggio" |
I cavalletti da campagna:
Qualora l'artista avesse deciso di dipingere en plein air, ovvero all'aperto, è necessario avere a che fare con cavalletti che si possano facilmente trasportare, richiudibili, possibilmente solidi ma non troppo pesanti che ricordano da vicino i treppiedi utilizzati da fotografi o cameraman. La soluzione perfetta sarà dunque il cavalletto da campagna, un supporto versatile le cui gambe siano telescopiche e la cui inclinazione possa essere regolata in orizzontale o in verticale per poter permettere al pittore di disporre e seguire la luce naturale migliore che, essendo all'aperto, varierà con lo scorrere del tempo. Questi cavalletti sono spesso completi di porta tavolozza o porta cassetta, possono disporre in alcuni casi di un blocchetto scorrevole per permettere la pittura di due tele contemporaneamente e vengono spesso venduti con apposite fodere, a volte davvero eleganti, in cui riporli e trasportarli come fossero all'interno della faretra chiusa di un arciere.
Cavalletto da campagna |
I cavalletti a lira (o da esposizione):
Questo tipo di cavalletto è il più scelto per mostre o gallerie; la forma a lira è infatti adatta all'esposizione di tele e lavori o al massimo per eseguire schizzi. Non ha infatti la stessa stabilità, o meglio solidità, fornita dai cavalletti da studio ed è quindi consigliato per riporvi le tele una volta completate o può essere utilizzato dai principianti per poi passare a un cavalletto da studio. Anche in questo caso il supporto può disporre di una cremagliera regolabile secondo la grandezza della tela e nel caso in cui venga utilizzatto come cavalletto da schizzo può essere regolato in base all'inclinazione desiderata. Questa tipologia è scelta molto spesso anche dai fotografi, soprattutto nelle versioni ridotte da tavolo, in quanto sostegno di design e di forte impatto scenico per i propri scatti.
Cavalletto a lira adatto a schizzi o da esposizione |
Cassetta cavalletto:
Gli artisti che desiderano praticità e comodità sceglieranno di sicuro questa quinta categoria di cavalletti, quella composta cioè dalle cassette cavalletto. Si tratta di vere e proprie cassette in legno che, una volta aperte, riescono a trasformarsi in cavalletti da campagna o da tavolo; nel primo caso saranno dotate di gambe pieghevoli e telescopiche mentre nel secondo caso il supporto poggerà direttamente sulla base della cassetta stessa. Sono dotate di portatela collocato generalmente sulla parte superiore della cassetta, spesso con cremagliera regolabile, e di cassetti estraibili per riporre colori, pennelli, schizzi e tavolozza. Sono la soluzione ideale per chi vuole combinare cassetta e cavalletto trasportabile e costituiscono una bellissima idea regalo in quanto oggetti completi di tutto ciò di cui necessita un pittore.
Cassetta cavalletto trasformata in un treppiede |
Abbiamo visto in questa sezione le varie opzioni a disposizione dei pittori su cui collocare le proprie tele in base all'ambiente in cui si troveranno a dipingere e in base all'uso che dovranno farne. Se vi abbiamo aiutato a fare chiarezza sui cavalletti, questi meravigliosi e affascinanti oggetti che rientrano nell'immaginario collettivo di chi pensa all'arte, e avete deciso che il più adatto per voi è quello da studio piuttosto che quello da tavolo o, dato che non è mai troppo presto per pensarci, volete fare una sorpresa natalizia particolare regalando una bella cassetta cavalletto, ricordatevi di dare un'occhiata su www.fineartsmart.com; di sicuro troverete il supporto giusto per le vostre opere e speriamo di portarvi fortuna nella vostra carriera artistica!
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